ESSERE SOCI DI ASSISI PAX INTERNATIONAL

di M. Rosina Girotti

Ogni anno il Natale, che celebra la nascita di Cristo, ci porta a rinnovare l’impegno per la pace e il dialogo. A pochi giorni di distanza, il primo giorno dell’anno, il messaggio del papa nella giornata mondiale della pace, istituita nel 1968, ci ripropone nuove riflessioni sulla pace che interpellano il nostro essere cristiani.
Ho pensato ad AssisiPax, riprendendo anche alcune considerazioni condivise ad Asti nel dicembre scorso.

AssisiPax International
Tre parole che racchiudono un messaggio e un progetto di pace, nato in Assisi, la terra di San Francesco a cui si ispira, e rivolto a tutte le persone sensibili al problema della pace nel mondo, perché non si dà pace oggi se non c’è un coinvolgimento di tutti e di tutti i paesi. La via della pace è lunga e faticosa, ma non per questo impossibile. “La pace è possibile. La pace è urgente” ha detto il papa nella Messa conclusiva del Sinodo speciale per il Medio Oriente il 24 ottobre scorso. Lo afferma anche Padre Polidoro. “La pace non è un’utopia”, scrive infatti nel libro Civiltà di pace che indica una via percorribile verso una meta di pace. Così è nata Assisi Pax International, proprio per offrire un progetto di pace fattibile.

Perché aderire ad AssisiPax
Cosa possiamo fare concretamente? Come possiamo declinare il nostro impegno in base alle circostanze di vita in cui ci si viene a trovare?
Aderire ad AssisiPax significa intraprendere un cammino concreto per cercare di costruire una civiltà di pace. Un cammino di civilizzazione umana che parte da una visione positiva della persona e sulla positività di ognuno si cerca di costruire i rapporti fra le persone. Pace, infatti, è concepita come capacità dell’essere umano di rapportarsi al positivo. Scoprire in ogni essere umano la sua stella di positività cambia indubbiamente ogni prospettiva di relazione umana e significa anche ricordarsi che siamo stati creati “a immagine e somiglianza di Dio”.
La pace – Shalom – è una condizione umana da raggiungere, da costruire con il contributo di tutti. Perché si tratta di una ricostruzione di giustizia, di benessere materiale e spirituale, di armonia a vari livelli: personale, interpersonale, inter-nazionale, senza dimenticare che bisogna anche far pace con la terra, con la creazione.
E per i cristiani è importante, vivendo il Vangelo, cercare di rendere gloria a Dio proprio impegnandosi per la pace, il grande dono che rende possibile ad ogni donna e ad ogni uomo di vivere una vita degna, liberata dalle angosce, dalle oppressioni e dalla violenza.
Se si pensa ai tanti problemi che oggi ci sono nella nostra società e nel mondo, verrebbe da pensare che si può fare ben poco. Invece sono tante le cose che si possono fare. Cominciando a cambiare. Cominciando a non sentirsi soli. Cominciando a “fare associazione”, a sentirsi parte di un progetto insieme ad altri nella propria città, nella propria regione, nel proprio paese. E con altri in altri paesi. È importante sentirsi “soci” di una associazione per la pace come AssisiPax che ha una proposta concreta, che aiuta a comprendersi e a comprendere. È indubbio che un impegno autentico aiuta a rendere migliore ognuno di noi e la società, attraverso il proprio comportamento e le proprie scelte. Insieme ci si confronta, si approfondisce, si discute, si condividono problemi e contesti vari e momenti di difficoltà. È proprio la condivisione dei propri limiti, delle difficoltà e dei successi, per quanto piccoli possano essere, che ci incoraggia a continuare, anche in tempi non facili, a proseguire la strada intrapresa.
La pace nasce dentro di noi, cresce in famiglia, a scuola, si sviluppa nella nazione, nel mondo. Forti di questa convinzione la pace è possibile. Nostro è l’ impegna a realizzarla nella vita, promuovendo i valori di AssisiPax in famiglia, nel campo della propria professione, nell’ambiente di lavoro, nelle relazioni, nelle scelte di vita. Una speranza di pace in azione.

Testimonianza
In questi anni di adesione ad AssisiPax ho vissuto tanti momenti belli e costruttivi con tanti soci da varie parti d’Italia. Sono stati momenti di preghiera, di testimonianza, di solidarietà e di gioiosa convivialità. Un segno concreto di un cammino fruttuoso. Un cammino insieme, nella consapevolezza che la pace è dono di Dio, aiuta a raccogliere la sfida della pace, spargendo qua e là i semi di una cultura nuova.