ANCORA DA HAITI – DA BRUNO GATTONE

CHIETI , 26 gennaio 2010.

Reverendissimo Padre Giammaria Polidoro,
la porto a conoscenza che nella giornata di ieri ho terminato la mia missione breve in aiuto alla popolazione di Haiti dopo il terribile terremoto di qualche settimana fa.
Unitamente ad altri volontari Europei della Cruz Roja Spagnola ho raggiunto Haiti a bordo di un c-130 civile carico di aiuti umanitari(cibo,acqua,medicinali)proveniente da Madrid.
Scesi a terra abbiamo assistito a uno scenario a dir poco allucinante,la città di Porte au prince rasa al suolo con i suoi morti a bordo strada e montagne di macerie il palazzo Presidenziale ripiegato su se stesso dove molti superstiti avevano realizzato una tendopoli con mezzi di fortuna.
L’aeroporto era presidiata da molti soldati Americani in assetto da guerra ,gli stessi ci invitavano a non oltrepassare dei limiti si sicurezza da loro delineati,mentre di la una popolazione affamata,ferita e in preda alla disperazione .
Il direttore responsabile addetto alla sbarco degli aiuti ci comunicò che non vi erano variazioni sul piano di aiuti già precedentemente ricevute, le località da raggiungere erano due una era Varrettas e l’altra era Vallier villaggi oramai isolate da giorni.
Con un Camion e una giuda ci siamo avviati mentre strada facendo chiedevo alla guida se conosceva le località e gli indirizzi da Lei indicati nella precedente e-mail ,lo stesso mi parlava di una grande Chiesa Cattolica che ospitava anziani e bambini malati, situata a 5 km della prima località assegnata e non conosceva altro.Dopo circa 2 ore di viaggio siamo arrivati in questo villaggio, la grande Chiesa era completamente distrutta ho conosciuto due religiosi Padre Yosef e Padre Siva entrambi del Paraguay in missione ormai da più di 20 anni entrambi feriti alla testa e alle braccia dal crollo della chiesa ci chiesero acqua e cibo per i piccoli e grandi ospiti della comunità e delle medicine e garze per dei dottori senza frontiere che avevano allestito un piccolo ospedale da campo nelle vicinanze della Chiesa stessa.
Scaricammo acqua cibo e tutto quello che potevamo,Padre Yosef mi chiese se potevo aiutarlo a tirare fuori dalla chiesa la figura sacra della madonna in legno ancora intatta e senza danni malgrado il crollo delle mura della Chiesa per loro un miracolo e segno di speranza (Un vero e proprio Miracolo).
Ormai era quasi sera ci sedemmo vicino al camion e ho parlato di lei dell’Assisi Pax di cosa si occupa e i suoi incontri storici con personaggi di grande importanza mondiale finalizzata alla pace.
Gli stessi non conoscevano Assisi e tanto meno l’Italia ma io caro padre mi sono permesso di invitarli a nome suo e di tutta l’associazione di Assisi Pax.
Concluso nel ringraziarla per le sue preghiere che sicuramente mi hanno aiutato a svolgere al meglio questa missione cosi importante .
Con grande stima Gattone Bruno.