AUGURI DI BUON ANNO NELLA DOMUS NOSTRA

Sono tornata ieri (3 gennaio 2012) da Assisi dove con un gruppo di soci, dal Piemonte, dalla Liguria e dall’Emilia, abbiamo trascorso, insieme a padre Gianmaria, il fine anno ed il capodanno nella Domus Nostra.

Alcuni erano già in Assisi dal 29/30 dicembre per rendere più accogliente la Domus: sono stati appesi alcuni quadri alle pareti, sistemati oggetti, nonché opuscoli sull’associazione e libri sulla pace. Mancavano i lampadari, che sono stati appesi nell’anno nuovo, ma anche le sole lampadine non hanno tolto nulla al carattere confortevole e caldo della Domus.

L’idea di passare il fine anno ad Assisi, lanciata da alcuni giovani soci, si è rivelata una bellissima proposta.. Il 31 dicembre c’è chi ha partecipato al Te Deum di ringraziamento nella cattedrale di San Rufino, poi alla sera ci siamo tutti riuniti per una riflessione sulla newsletter che padre Gianmaria aveva inviato a tutti i soci e simpatizzanti sulla XLV Giornata Mondiale della Pace dedicata al tema “Educare i giovani alla giustizia ed alla pace”. Una sfida per il nuovo anno anche per Assisi Pax.

La serata di San Silvestro è proseguita con la cena con un menù multi-regionale, composto di cibi, vini e prodotti tipici che i vari soci avevano portato dalle rispettive città. In un clima di amicizia e convivialità, che ha contraddistinto le giornate assisiane, abbiamo brindato al nuovo anno mentre dalla piazza giungevano gli echi del concerto e dei fuochi di artificio.

Il primo gennaio eravamo di nuovo riuniti per la S. Messa celebrata in Chiesa Nuova da Padre Gianmaria che ci ha arricchiti nuovamente con la sua omelia, ricordando e pregando anche per la nostra associazione. Dalle Marche e dall’Abruzzo, ci raggiungevano intanto altri soci, fra cui il vice-presidente.

Dopo la messa siamo partiti per Gubbio, su desiderio di alcuni che non l’avevano mai vista. Abbiamo visitato il Duomo e il Palazzo Ducale, il Palazzo dei Consoli, con la bella piazza della Signoria e non poteva mancare un salto alla chiesa di don Matteo, San Giovanni Battista. E abbiamo visto anche l’albero di Natale più grande del mondo, “segno di pace e fratellanza tra i popoli”, il cui profilo illuminato si staglia sul versante del monte Ingino. “È stato acceso dal Papa il 7 dicembre scorso .

Finite le festività, alcuni di noi ci siamo dedicati al lavoro di segreteria, che rimane ancora tanto. La sera del due gennaio, prima della cena, ci siamo riuniti per una riflessione sempre condotta da padre Gianmaria, sulla Metodologia di Pace, tratta dall’opuscolo Presentazione di Assisi Pax. Ne è seguito uno scambio di pensieri e considerazioni alquanto proficuo che ci ha resi ancor più consapevoli e convinti della necessità, particolarmente in questo momento, di un profondo cambiamento di mentalità senza il quale la pace rimane utopia. La pace è possibile solamente con una cultura di pace. Con questo forte messaggio sono partiti sia i giovani soci presenti ad Assisi, loro che rappresentano il futuro, sia noi più maturi per continuare ad intessere un dialogo di pace nelle nostre comunità e nella nostra società.

Ora che abbiamo la Domus Nostra dovremmo fare tesoro di questa grandissima opportunità per creare tante altre occasioni di incontro. Come abbiamo vissuto questi giorni, tali occasioni sono sia momenti di aggregazione fra i soci sia momenti di riflessione, di scambio di iniziative per poi tornare più convinti nei nostri contesti di vita quotidiana. Quali passi possiamo fare concretamente? Su una bustina di zucchero che porta il logo di Assisi Pax si legge: Cos’è un passo? È il possibile di fronte al tutto. Fa un passo di pace. Mi sembra questo un bell’augurio per il nuovo anno.

M Rosina Girotti