C’E’ QUALCUNO CHE PENSA AD ASIA BIBI?

Asia Bibi,è una madre di cinque figli. Dal giugno 2009 è rinchiusa in una cella senza finestre nel carcere di Sheikhupura in Pakistan. Ha subito atrocità e umiliazioni ed è stata condannata a morte per la sola “colpa” di essere cristiana.

In questo paese il regime fondamentalista da anni ha varato la terrificante “legge sulla blasfemia” che è come un spada di Damocle sui cristiani, la cui vita, i cui figli, i cui beni sono così alla mercé di chiunque li denunci di aver offeso Maometto.

“Avvenire” ha pubblicato una lettera di Asia Bibi dove fra l’altro si legge: “Un giudice, l’onorevole Naveed Iqbal, un giorno è entrato nella mia cella e, dopo avermi condannata a un morte orribile, mi ha offerto la revoca della sentenza se mi fossi convertita all’islam”.

Questa mamma coraggio gli ha risposto: “preferisco morire da cristiana, che uscire dal carcere da musulmana. ‘Sono stata condannata perché cristiana – gli ho detto -. Credo in Dio e nel suo grande amore. Se lei mi ha condannata a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui’ ”.

Sono parole impressionanti, pronunciate da una povera donna inerme, alla mercé dei suoi aguzzini, con cinque figli piccoli che l’aspettano in una povera casa.

Parole che sembrano davvero tratte dagli “Atti dei martiri” dei primi secoli cristiani.
Noi, nel più grande rispetto per coloro che sono di altre Religioni, siamo sensibili al pianto di questa mamma e preghiamo Dio per Lei. Se qualcuno potrà fare qualcosa per Lei e la sua famiglia, lo faccia senza odio e con amore.

C’è qualcuno in Occidente, dove tutti strologhiamo, stando comodi al caldo (e ci piace pure fare i “martiri” per la minima controversia), che sa commuoversi per questo vero e drammatico atto di eroismo?