COME INSEGNARE UN CAMMINO DI PACE

Caro Padre GianMaria,
desidero parlare dei miei ragazzi di 5° elementare ai quali faccio il catechismo da quando facevano la seconda e che, se Dio vorrà, cercherò di portare al Sacramento della Cresima.
Tutto è legato ad un grande grazie che le debbo per aver scritto il libro “Civiltà di pace” che ho letto essendomi stato regalato dall’attuale Presidente Nazionale di Assisi Pax: Gerardo Navazio mio concittadino. “Civiltà di pace” mi è stato molto utile perché mi ha aiutata ad esprimere concetti sulla pace ai miei ragazzi.
Dopo aver spiegato che “gennaio” è il mese dedicato alla pace, ho messo in evidenza alcuni passi del libro ed essi mi hanno capita. Hanno soprattutto compreso che la pace, cristianamente parlando, è un dono di Dio agli uomini senza peccato.
“Certo” mi hanno detto “perché se è uomo ha nel cuore il peccato e non si comporta bene, non può gioire, non può essere felice e, quindi, non può donare il suo cuore agli altri.”
E’, da qui, siamo venuti a parlare della non violenza, del dolore che lascia la guerra, del colloquio che è sempre costruttivo, nel non giudicare, nel saper comprendere le debolezze degli altri, del dedicare un po’ del nostro tempo alle persone che hanno bisogno, del compiere con amore il proprio dovere, della solitudine che attanaglia gli anziani, del rispetto per la natura e per tutto quello che ci circonda perché tutte le persone, gli animali e le cose sono opera di Dio.
Abbiamo così convenuto che la pace si costruisce poco alla volta, mattone su mattone proprio come la Chiesa con la C. maiuscola perché quella è la casa di Dio.
In più abbiamo parlato di San Francesco d’Assisi che è stato un grande precursore della pace perché amava Dio, la natura e tutte le creature del mondo.
Per questo domenica, 6 febbraio, durante la Celebrazione per la pace, nella preghiera dei fedeli, i miei ragazzi offriranno ogni gesto della loro giornata a Dio per ottenere la pace nel mondo, la libertà dei popoli ed il rispetto verso tutti gli uomini.
Per quanto riguarda me, prego sempre il Signore che li faccia crescere in età, in saggezza ed in bontà e che Maria mi sia vicina quando parlo del suo Gesù per farne conoscere la vita.
Grazie ancora Padre GianMaria per tutto quello che, anche se involontariamente, ha fatto per me e mi ricordi nelle sue preghiere.
Con sentimento di sincera amicizia, cordialmente la saluto.

Enrichetta Bertolino Novellone