COSA PUO’ FARE UNA DONNA PER LA PACE

Considerando la variegata situazione della pace nella situazione mondiale, sembra si possa dire che l’assenza di pace sia da attribuire principalmente alla idea di lotta che ormai ha pervaso l’umanità. Le relazioni interumane ed anche intercreaturali sembrano tutte basate sul rapporto di forza, di guerra, di lotta, di antagonismo. C’è una lettura della intera umanità che ci parla di lotta. Tutto si ottiene attraverso la lotta e solo pie anime buone parlano di dialogo con convinzione. In pratica si afferma che “in principio erat bellum”.

La visione cristiana della umanità fa riferimento all’insegnamento della prima pagina della Bibbia: creazione ( Dio vide che era cosa buona) ed in particolare la creazione dell’uomo e della donna ad immagine di Dio. C’è poi la narrazione della colpa che introduce l’essere umano (e con lui la intera creazione) in un luogo che non è più l’Eden.
Con un simile back-ground la visione cristiana della realtà mondiale risponde al concetto di “in principio erat pax” con una relativa caduta ed una redenzione. Quindi il tema della pace è vissuto dal mondo cristiano come il cammino verso un punto di arrivo (il Regno di Dio è già in mezzo a voi; consegna al Padre della umanità redenta).

Ciò premesso il pensiero largamente esteso attualmente sul tema della pace è un lavoro per un cammino di dialogo, di diplomazia, di bilanciamento delle forze, ma senza la prospettiva di una pace totale all’orizzonte.
D’altra parte il lavoro cristiano (personalmente lavoro sul tema “Civiltà di pace” per cui ho esteso un libro) è quello di impegnarsi su un mutamento di cultura in tutti i settori della civilizzazione umana che quindi porta a vivere “in principio erat pax”.

Per attivare questo processo di mutamento di cultura, il carattere e la sensibilità femminile sembra molto propizia per cui è impegno promuovere la presenza femminile nei vari campi della realtà sociale dalla politica all’economia (così immersi nella lotta) con una riscoperta di valori come la vita e la famiglia.

Assisi 8 ottobre 2009.
fr. GianMaria Polidoro