ESSERE SOCI DI ASSISI PAX INTERNATIONAL di M. Rosina Girotti

L’annuale Assemblea dei soci è l’occasione per fare bilanci. Non solo delle attività di API ma anche della nostra appartenenza ad API. In altre parole siamo chiamati a riflettere e a  rinnovare l’impegno per la pace e per il dialogo.

Quest’anno ci spronano all’impegno molte sollecitazioni. Ne cito due.

È l’anno giubilare della misericordia. L’abbiamo ricevuta da Dio per poi condividerla con l’ altro.  

Il messaggio di Papa Francesco per la celebrazione della XLIX Giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2016 ci invita a vincere l’indifferenza e a conquistare la pace con speranza.

 Non perdiamo, infatti, la speranza che il 2016 ci veda tutti fermamente e fiduciosamente impegnati, a diversi livelli, a realizzare la giustizia e operare per la pace. Sì, quest’ultima è dono di Dio e opera degli uomini. La pace è dono di Dio, ma affidato a tutti gli uomini e a tutte le donne, che sono chiamati a realizzarlo”.

Dobbiamo impegnarci. E aderire ad Assisi Pax significa intraprendere un cammino concreto per cercare di costruire una civiltà di pace. Per condividere ideali di pace.

Qualcuno al convegno di Asti lo scorso novembre ha osservato che l’acronimo della nostra associazione API è molto significativo. Richiama le api, il loro lavoro instancabile per produrre miele, un’attività che le porta a lavorare sia dentro sia fuori dall’alveare. Credo che questa sia metafora del nostro impegno che va profuso  sia all’interno dell’associazione sia fuori dall’associazione.

Dentro l’associazione per cementare il legame fra i soci. Fuori dall’associazione per condividere il messaggio di pace. Per testimoniare valori di pace.

Come possiamo declinare il nostro impegno in base alle situazioni di  vita in cui ci veniamo a  trovare?

Per cominciare, partire da una visione positiva della persona e costruire i rapporti fra le persone sulla positività di ognuno. Scoprire in ogni essere umano la sua stella di positività cambia indubbiamente ogni prospettiva di relazione umana e significa anche ricordarsi che siamo stati creati “a immagine e somiglianza di Dio”. (v. Civiltà di pace, di Padre Polidoro,  a cui  rimando).

Se si pensa ai tanti problemi che oggi ci sono nella nostra  società e nel mondo, verrebbe da pensare che si può fare ben poco.  Invece sono tante le cose che si possono fare. Cominciando a cambiare. Cominciando a non sentirsi soli. Cominciando a “fare associazione”, a sentirsi parte di un progetto insieme ad altri nella propria città, nella propria regione, nel proprio paese. E con altri in altri paesi. È importante sentirsi “parte” di una associazione per la pace come AssisiPax che ha una proposta concreta. È indubbio che un impegno autentico aiuta a rendere migliore ognuno di noi e la società, attraverso la propria testimonianza e le proprie scelte.

Insieme ci si confronta, si approfondisce, si discute, si condividono problemi e contesti vari e momenti di difficoltà. È proprio la condivisione dei propri limiti, delle difficoltà e dei successi, per quanto piccoli possano essere, che ci incoraggia a continuare, anche in tempi non facili, a proseguire la strada intrapresa, tenaci  e laboriosi come le api.

Portiamo le nostre riflessioni e proposte all’assemblea.

Come possiamo promuovere i valori di AssisiPax nei nostri contesti? Come creare “speranza di pace nell’azione”?

 M. Rosina Girotti