Lettera di Rahel Israeli da Gerusalemme, fondatrice del “ Kabbaland Project” (estratto)
Il nostro collaboratore Baruk Shalev è da poco rientrato in Israele e mi ha parlato del bellissimo incontro.
Baruk Shalev è rimasto piacevolmente impressionato e profondamente colpito dalla disponibilità e dal desiderio di pace e mi ha chiesto, a nome suo, di ringraziare caldamente per l’incontro e per aver accettato di collaborare a questo grande e rivoluzionario progetto.
Anch’io mi associo e ringrazio personalmente di averci dato l’onore di conoscere l’Associazione Assisi PAX International e la sua missione di pace e di fratellanza fra i popoli.
Come è noto, la situazione in Israele peggiora di giorno in giorno.
I politici di ogni bandiera, fra corruzione, potere ed interessi personali, non riescono a trovare strade percorribili di convivenza pacifica, e stiamo sprofondando in un baratro di sangue e morte.
La religione molto spesso viene strumentalizzata per alimentare l’odio, la violenza e l’intolleranza.
Come si sa, la spianata del Tempio, dove convergono fondamentalismi religiosi ebraici ed islamici, è la pericolosa miccia che potrebbe innescare un nuovo distruttivo conflitto mondiale.
Il problema della jihad islamica ci riguarda tutti. Ed Israele è il fulcro di questa lotta e non a caso: il popolo ebraico gioca un ruolo strategico essenziale (e non solo a livello geopolitico), poiché dall’Eterno ha ricevuto una missione assai speciale. Questo popolo tornato nella terra dei Padri dopo duemila anni di esilio e persecuzioni, deve essere il fautore stesso della Pace universale; per mezzo d’Israele il mondo intero deve accedere alla Redenzione finale. Ossia su noi ebrei grava una grande responsabilità, quella di dover essere fautori di quell’era di pace, abbondanza materiale e spirituale annunciata dai profeti.
La situazione reale attuale purtroppo è assai distante da questo progetto divino. Ma ci sono tante grandi anime nascoste pronte ad agire in direzione di questo epocale cambiamento di paradigma.
Con la realizzazione di questo “ecovillaggio”, noi vogliamo creare i presupposti per avanzare concretamente in direzione dell’era messianica.
Per risanare l’umanità, dobbiamo ripartire da qui, da Gerusalemme santificata e profanata.
Siamo al corrente di quanto il mondo francescano abbia contribuito al processo di dialogo interreligioso.
La settimana prossima avremo un incontro con Baruk Shalev per determinare come far avanzare la nostra collaborazione.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Grazie e a presto.
Shalom e Benedizione
Rahel Israeli