Lucia Viscio ci scrive da Oslo (Norvegia)

Carissimi, In occasione del mio breve viaggio ad Oslo ho avuto l’opportunita’ di visitare il Nobel Peace Center.

Volevo condividere con Voi alcune emozioni suscitate dalla consapevolezza che in queste sale sono racchiuse le sintesi di oltre 100 anni di attivita’ umane dedicate alla Pace.

Il Centro,con la sua attivita’, nasce infatti nel 1901 e da allora ha attribuito questo importante riconoscimento a molte personalita’ provenienti da tutto il mondo. Entrando nella stanza dei Nobel per la Pace, posto al primo piano del palazzo, sembra di essere in un luogo “Sacro”. Le luci tenui, il dolce sottofondo musicale ,i led di vari colori che vengono su dal pavimento, come dei fili d’erba, le tavolozze raffiguranti ogni personaggio premiato, rievocano l’immagine di un giardino. Nella sezione al piano terra attualmente c’è una mostra dedicata all’Afghanistan, che rappresenta momenti di vita dei soldati del contingente Isaf. Si puo’ riflettere sull’uso di tale Forze Armate, che vanno interpretate come Forze di Pace, nel senso piu’ volte chiarito da Padre Polidoro.Infatti la loro presenza sul territorio ha consentito, tra le altre cose, l’accesso all’istruzione ad oltre 2.000.000 di donne, cosa impossibile col precedente regime talebano.

Sebbene l’umanita’ sia da sempre in cammino verso il progresso,dobbiamo essere consapevoli di quanto ancora la realizzazione della Pace sia lontana. Molti Paesi ancora sono distanti dal riconoscimento dei diritti civili, altri non sono affrancati dalla poverta’, altri non percepiscono il diritto alla vita e alla liberta’ di espressione secondo i principi da noi condivisi. In questo contesto credo che il nostro impegno debba essere la perseveranza nel rispetto dell’altro e la valorizzazione di quelle differenze che lo rendono così magnificamente unico ed irripetibile, secondo la volonta’ divina. E’ inoltre importante esprimere solidarieta’. Essa infatti consente a chi la manifesta di sentirsi emotivamente accanto a chi soffre e a chi la riceve da’ conforto ed incitazione a proseguire, spesso su sentieri difficili.

Vi saluto da Oslo con senso di Pace fraterna!

Lucia Viscio – Responsabile Segreteria di Presidenza e Referente per la Città di Roma