Conversione di San Paolo

Carissimi/e,
approfitto della festività religiosa che ci ricorda la conversione di san Paolo apostolo per sollecitare me ad una conversione di maggiore impegno spirituale e, di conseguenza, esortare tutti voi Soci/e ad una conversione nei confronti di Assisi Pax International nel suo presente e nei progetti che si hanno per il futuro. Conversione non certamente da nemici e persecutori come fu di san Paolo nei confronti del cristianesimo, ma dall’essere Soci/e Consiglieri/e con un po’ di sonnolenza, a Persone che si risvegliano per dare inizio ad una seconda fase di attività. Questo lo dico prima di tutto per me e poi anche per quanti non vivono (o sembra che non vivano) l’Associazione come impegno anche sociale. Noi vogliamo essere un vivo piccolo mondo di proposte e di attività. Carissimi/e, io sono convinto che noi abbiamo un compito importante: portare nella nostra società un nuovo modo di pensare e di agire. Se tornate ad essere lettori e commentatori delle nostre proposte (cfr. i libri: PACE; CIVILTA’ DI PACE; in particolare), vi accorgerete di quanto siano sorgente di novità; quella novità che ci ha affascinati all’inizio e che poi non abbiamo avuto forse senno e coraggio da portare avanti. Tutti sappiamo quanto sia faticoso ogni lavoro, da quello dei campi a quello di far camminare almeno un poco quella società di cui tutti noi siamo spesso elementi critici. La presente mia vuole essere conversione, cambiamento di mentalità che ci porterà ad essere presenti nel mondo che cambia e attori di forti provocazioni. Con san Paolo impariamo che anche cadere da cavallo potrebbe essere utile (citazione non mia!) Diciamo qualcosa alla nostra società di oggi ed alla società che si sta formando con le nuove generazioni a cui forse non diamo orizzonti ed impulsi validi. Chi è nella direzione del nostro movimento (penso al Direttivo) si svegli bene e si incontri con ogni mezzo possibile; e chi non è nel Direttivo, solleciti, spinga, chieda, proponga secondo intelligenza e sogni. Sì, anche sogni perché anche di sogni si vive. Cosa chiedo allora? Una riposta o proposta fatta possibilmente da ognuno di voi, buona, che giri nella Associazione per poi entrare nella società. Attendo, attendo, grazie a chi si farà vivo. E Dio vi benedica tutti.

fr. GianMaria Polidoro ofm