IL SIGNORE VI DIA PACE

Cari Soci/e ed Amici/e di ASSISI PAX,

a tutti voi nel giorno della solennità di san Francesco, dico con Lui: IL SIGNORE VI DIA PACE. Il Signore Gesù, ricordiamolo, nel giorno della resurrezione, ha salutato così gli Apostoli: PACE A VOI. (cfr. Giov. 20,19). Noi di Assisi Pax, perché cristiani, perché amanti del Vangelo, quando incontriamo una sorella od un fratello, desideriamo ripetere, con lo sguardo, se non con le parole, il saluto, come Francesco: Pace a Te! Pace da non confondere con gli armistizi. Il mondo di oggi, si contenterebbe di un armistizio. Sto per dire che anche io mi contenterei di un armistizio, ma solo come un primo passo verso la Pace. Passo che vuol dire: il possibile nei confronti del tutto. E come è questo “Possibile”? Fate i conti non sulla base dei cannoni o del portafoglio, ma sulla base dell’Amore, del rispetto, dell’aiuto che potete offrire a chiunque; se riuscirete a far questo avrete assaporato cosa è Pace. Di questa Pace io parlo perché di essa ha parlato Gesù e di essa, pertanto, Francesco di Assisi ha fatto messaggio al mondo delle guerre, degli odi, delle differenze, degli stessi persecutori sempre ritenuti fratelli. E di essa ha lasciato scritto nel Testamento: ”… quando ero nei peccati (= nella vita giovanile) mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro ed usai con essi misericordia. Ed allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo… Come saluto il Signore mi ha rivelato che dicessimo: il Signore ti dia Pace…”. Questo annuncio di Pace deve essere e restare nostra caratteristica di Associati o vicini di Assisi Pax. Nei litigi o lotte impariamo a rintracciare quell’almeno pezzetto di orgoglio nei contendenti e che impedisce la pace. E se ci trovassimo nel bel mezzo di odi, antipatie e guerre, cerchiamo sempre le pur piccole ragioni positive che certamente ogni contendente ha e collochiamole nella bilancia degli odi e delle ragioni, come fece san Francesco quando sciolse l’incomprensione che divideva Vescovo e Podestà della sua città di Assisi. Questa capacità ci sarà offerta dal cammino di spiritualità su cui insisto così tanto frequentemente. Spiritualità che vuol dire e che ora vi ripeto: “cerchiamo di vedere le realtà con l’occhio di Dio”. E vi ripeto: ”Quel che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo”. Dopo aver compreso ciò, potrete capire anche il mio vecchissimo sogno di un luogo vicino alla Porziuncola ove incontrarci ed incontrare sul tema della spiritualità. E Dio ci benedica.

Con affetto, fr. GianMaria Polidoro ofm, fondatore di Assisi Pax.