Sanremo 25/10/2016: “Ottobre di Pace” si conclude con la presentazione dell’ultimo libro di Domenico Quirico
Le mille gru di Sadako
Eri felice ai primi giochi
eri stupìta ai primi perché,
piccola Sadako,
(1
quando nell’attimo il sole nero
e il vento crudele dell’odio
violarono i tuoi candidi sogni.
Neppure poi giovarono alla vita
la tua intrepida speranza
e i mille origàmi di gru,
(2
leggenda antica di longevità.
Si rinnova ancora a Kyoto
la grazia dei ciliegi in fiore
negli assorti giardini di pietra.
Anche a Hiroshima si intrecciano
all’unisono convogli superveloci
tra superbi grattacieli che sfidano il futuro.
Ma è lì la tua gru d’oro
(3
protesa verso il cielo
a sferzare la coscienza
immemore del mondo.
Questo è il tuo pianto,
questa è la nostra preghiera per la pace.
Benito Melchionna
Hiroshima, oct. 2016
[1] Sadako Sasaki aveva poco più di 2 anni quando fu colpita dalle radiazioni della bomba atomica sganciata su Hiroshima dagli americani il 6 agosto 1945. Sopravvisse ma morì di leucemia il 25 ottobre 1955 all’età di 12 anni.
[2] Sadako si illudeva di poter guarire se fosse riuscita, secondo un’antica leggenda, a creare con la tecnica dell’origàmi, mille gru, uccello mitico del nord del Giappone, simbolo di felicità e longevità.
[3] Al Parco del Memoriale della Pace di Hiroshima è collocata la statua di Sadako mentre tende una gru d’oro verso il cielo. I visitatori lasciano in una grande urna ai piedi del monumento gru di carta con messaggi di pace.