PERCHE’

Carissimi/e, sembra che in questi ultimi tempi io sia stato silente e magari inoperoso, ma così non è. Ho pensato molto, ho anche studiato parecchio, compreso lo studio di questo benedetto computer di cui capisco sempre meno. Ho parlato poi molto per aiutare (a mio parere) nella comprensione delle varie realtà in cui viviamo, appoggiandomi a fede e scienza secondo necessità. Ho anche pubblicato due piccoli libri (La via di san Giuseppe; La via di san Francesco) per la comprensione delle due spiritualità. Raccomanderei il secondo, breve, ma che penso impegnativo. Ciò detto, desidero farvi sapere l’attuale mio impegno nella comunicazione: propagandare il titolo dato alla presente: PERCHE’. Trovo tanta mancanza di riflessione sul perche’ delle cose, sul perche’ dei problemi, sul perche’ dei disimpegni, delle incertezze, delle mancanze di fede, del senso della vita… Ho l’impressione che la pandemia ci abbia allontanati dal desiderio di sapere e dalla voglia di amore nelle relazioni umane. Prego: non desidero spandere qualunquismo, ma solo trasmettere a Voi il convincimento di un lavoro da portare avanti in questo (speriamo) dopo-pandemia. In questo luogo privilegiato dove mi trovo, in Assisi, cioè, emerge tanto desiderio nuovo di dare senso alla vita, alla gioia ed al dolore e tanta voglia di fede da riscoprire nella sua essenzialità. Ed io penso al buon lavoro che, impegnandoci, ci attende: aiutare a dare risposte ai perché della vita, alla cultura umanistica da riscoprire ed affiancare al grande sapere tecnologico che, grazie a Dio, cresce di fronte alla necessità di conoscenza a servizio della salvaguardia del creato. Parlo di “creato” da non perdere come centro di riflessione. Come intendo anche parlare di una cultura autonoma da affiancare alle varie proposte dettate dai vari interessi. E che Dio ci aiuti.

fr. GianMaria Polidoro ofm