PROGETTIAMO IL 2020

Carissimi/e,
riscopriamo la nostra missione come Assisi Pax International in un mondo che sembra correre sempre più verso l’indifferenza nei confronti dell’amore, della giustizia, della comprensione di ogni difficoltà del nostro prossimo. La parabola evangelica del buon samaritano (Lc. 10-37) potrebbe esserci utile per un esame di coscienza. Invito tutti, me e voi, a riscoprire i motivi che ci hanno spinti ad entrare in questa Associazione per la Pace. Pace, naturalmente, che non è solo attenzione di fronte alle minacce di guerra, ma che è progetto di serenità di fronte ad ogni difficoltà umana o della intera creazione. Se dovessimo dire o soltanto pensare che non ci importa il dolore degli altri, il pensiero degli altri, il cammino degli altri, le ingiustizie che colpiscono gli altri, questo vorrebbe dire che dovremmo conoscere meglio perché Assisi Pax è nata e perché ognuno di noi si è fatto coinvolgere da questa nostra Associazione. E mi spiego. E ricordo: noi siamo convinti (o dovremmo essere convinti) di poter operare per creare Pace o situazioni di pace. Quando dico “situazioni di pace” intendo riferirmi non solo ad una pace conclusa, ma a tutte quelle possibilità di pace che la nostra azione può portare avanti. Ad esempio, se io, di fronte a due famiglie in lite, riesco a portare almeno un po’ di comprensione, posso sperare di giungere alla Pace; in un caso simile io creo una situazione di pace in attesa di un passo successivo verso una pacificazione. Chiarire bene cosa sia “situazioni di pace” è molto importante perché ogni situazione di pace, ci spingerà a proseguirne l’impegno. Fatta questa premessa, carissimi/e, inoltriamoci a pensare il cammino che vorrei si portasse avanti. Vorrei permettermi di dire che Assisi Pax ci aiuterà ad individuare tutti quei problemi che potrebbero portare a farci guerra nella nostra vita quotidiana. E quando avverrà ciò, allora potremmo essere punti di riferimento non solo “per la Pace”, ma anche per le vie che conducono alla Pace. E la Pace sarà tale non solo quando potrà far cessare guerre guerreggiate, ma ogni qualvolta spegnerà l’invidia che genera incomprensione ed odio, spegne l’avidità che blocca le buone intenzioni ( e questo tra i singoli e tra le nazioni come di frequente vediamo). Ricordiamoci che le guerre, quelle in cui i morti si contano a centinaia ed a migliaia, sono frutto anche di società non pacifiche. Immaginate un po’ il giorno in cui Assisi Pax potesse essere vista non solo come associazione di pace genericamente intesa, ma come Associazione che costruisce situazioni di pace nel concreto quotidiano, nel piccolo o nel grande di cui c’è immenso bisogno. Bisogno nella vita normale, nella vita economica, nella vita politica, nella vita amministrativa … Chissà, forse un giorno potrebbe esserci chi comprenderà, nel concreto quotidiano, questi riferimenti. E potrebbero chiederci il come e il quando si possa camminare sulle vie che noi abbiamo già praticato nei nostri sogni o nelle nostre attività. E’ un sogno? Forse sì o forse no. Noi per intanto apriamoci a questa prospettiva. Potrebbe darsi che a breve il nostro sogno in riferimento all’albero di san Giovanni Paolo II possa diventare realtà, a Dio piacendo.

A Lui, nostro Dio, chiediamo luce per il nostro cammino.

fr. GianMaria Polidoro ofm.