SPIRITUALITA’

Carissimi/e, se non ci fosse stato il problema del virus, nei mesi trascorsi avremmo avuto occasione di molte manifestazioni che sono, purtroppo saltate. Siamo però lieti del fatto che, a Dio piacendo, almeno alcuni degli incontri persi, potranno essere riavviati. Assisi Pax ha ancora molto da dire a riguardo della tematica di pace. Un tema che può essere ben compreso quando riscopriremo la forza della spiritualità. Facciamone pertanto occasione per meglio capire il messaggio dello “Spirito di Assisi”. Ancora adesso nel comune sentire della stessa Assisi, si stenta ad affermare, oltre la importanza indiscutibile della preghiera per la Pace, anche la forza che deriva dalla spiritualità per il cammino della storia umana. Io desidero richiamare la vostra attenzione in modo da arricchire quel tantino di riscoperta della spiritualità cristiana che sembra riemergere dalle sofferenze che stiamo vivendo. E’ un riemergere della nostra tradizione cristiana? Vi invito a rifletterci sopra. Riflettere alla serenità che nasceva dopo la preghiera delle nostre famiglie quando si avvertiva quasi sensibilmente la presenza di Dio. Io penso che in questi terribili giorni trascorsi, ognuno di noi abbia alzato gli occhi al cielo. Ecco, la preghiera è parlare a Dio; la spiritualità è la fiducia con cui si parla a Dio come ad un Padre. Penso che così possiamo indicare lo stato d’animo di chi presenta a Dio le proprie gioie e le proprie sofferenze. Ed ancora possiamo dire che spiritualità è la madre dei nostri giudizi di fronte alle vicende nostre e della società. So di non parlare a norma dei tanti libri scritti sulla spiritualità; desidero però ripresentarvi un brano della omilia che Papa Benedetto XVI il 27 ottobre 2011 ha tenuto qui alla Porziuncola dove io attualmente risiedo: “… Sono passati 25 anni, da quando il Beato Papa Giovanni Paolo II invitò per la prima volta Rappresentanti delle Religioni del mondo in Assisi per una preghiera per la pace! Che cosa è avvenuto da allora? A che punto è oggi la causa della pace? Allora la grande minaccia per la pace nel mondo derivava dalla divisione del pianeta in due blocchi contrastanti tra loro. Il simbolo vistoso di questa divisione era il Muro di Berlino che, passando in mezzo alla città, tracciava il confine tra due mondi. Nel 1989, tre anni dopo Assisi, il Muro cadde senza spargimento di sangue! All’improvviso, gli enormi arsenali, che stavano dietro al Muro, non avevano più alcun significato. Avevano perso la loro capacità di terrorizzare. La volontà dei popoli di essere liberi era più forte degli arsenali della violenza. La questione delle cause di tale rovesciamento è complessa e non può trovare una risposta in semplici formule. Ma accanto ai fattori economici e politici, la causa più profonda di tale evento è di carattere spirituale: dietro il potere materiale non c’era più alcuna convinzione spirituale. La volontà di essere liberi fu alla fine più forte della paura di fronte alla violenza che non aveva più alcuna copertura spirituale.”
Carissimi/e, riflettete ora su questa valutazione di Papa Benedetto XVI e comprenderete un po’ di più cosa sia “spiritualità”. Grazie Papa Ratzinger! Oggi ti siamo vicini nel tuo dolore per la perdita di tuo fratello don Giorgio cui tanto eri e sei affezionato.

GianMaria Polidoro ofm