FORZA E NONVIOLENZA
Lo spirito ed il metodo della nonviolenza non si fermano al semplice fatto di agire rifiutando azioni violente; ma consiste nel fatto che si pensa, si parla, si agisce all’interno di un’atmosfera di reciproca accettazione, apprezzamento, aiuto e così via, verso un orizzonte ancora tutto da scoprire.
Il Vangelo ad esempio, è completamente immerso in una realtà nonviolenta.
Ciò premesso, dobbiamo precisare qualcosa di molto importante. Nonviolenza è concetto positivo. Noi non abbiamo un termine che indichi la positività della nonviolenza e pertanto usiamo un termine che indica solo il toglimento della violenza. Troppo poco per creare una sensibilità da diffondere.
La nonviolenza rifiuta la violenza, ma apprezza la forza come dono della natura all’uomo. Stiamo attenti a non confondere la forza, che è virtù, con la violenza che è assenza di equilibrio nell’uso della forza. Noi siamo chiamati a vivere lo spirito di Pace ed a costruire in noi una struttura interiore pacificata e pacifica, aliena da ogni tipo di violenza e rispettosa di ogni creatura, a partire da noi stessi.
Noi vogliamo una società nonviolenta in cui tutti i rapporti sono alieni da ogni conflittualità.
La nonviolenza la si ha nei confronti di se stessi, degli altri esseri umani, degli esseri animati ed anche degli esseri inanimati. La nonviolenza permette una ecologia di alto spessore.
Essere nonviolenti significa essere forti. Il forte ha tutte le caratteristiche per essere nonviolento.
La forza è virtù, cioè capacità buona per operare. Essa permette di fermare la violenza altrui (cioè la forza usata in modo squilibrato) senza ricorrere ad atti violenti. Il nonviolento è un uomo forte. Proprio perché forte egli può permettersi di essere nonviolento. La violenza infatti è sintomo chiaro di debolezza o di insicurezza anche quando si fosse fisicamente robusti.
Noi intendiamo sottolineare che la nonviolenza non è attributo dei deboli, ma dei forti. Per questo desideriamo introdurre il metodo nonviolento ovunque la storia e la psicologia ci parlano di violenza. Noi auspichiamo soldati nonviolenti, sportivi nonviolenti, politici nonviolenti, economisti nonviolenti…. Ciò è possibile e siamo chiamati a realizzarlo.
Come ispiratore di nonviolenza presentiamo il seguente passo di Giuseppe Lanza del Vasto:
“La nonviolenza è la forza della giustizia.
Impariamo a dissociare due cose che troppo spesso si confondono nell’opinione comune: forza e violenza.
La Forza è la migliore delle cose. La Forza è il valore dell’essere. Forza in latino si dice Virtù. La pienezza della Forza, l’onnipotenza, è Dio.
Dalla debolezza, dall’inerzia, dall’inazione, non ci si può aspettare nulla di buono.
Nemmeno dalla violenza, la quale è l’abuso della forza. Abusare della cosa migliore è quel che vi è di peggio al mondo.
La violenza è la forza del male in tutte le sue forme: la brutalità o predominio stupido delle forze inferiori; l’abuso o violazione del diritto; la menzogna o violazione della verità.
I violenti trovano deboli e vigliacchi in gran numero (il loro numero costituisce la loro forza) pronti a servirli. L’unica forza che possa opporsi alla violenza è la Forza della Giustizia”.