ASSASSINATI PERCHE’ CRISTIANI
In un’intervista rilasciata alla Radio Vaticana questo francescano nato in Libia 72 anni fa (vi è tornato nel 1971) ha detto di essere pronto «a testimoniare quello che siamo e quello che facciamo. Devo rimanere! Come lascio i cristiani senza nessuno?». Con lui ci sono un centinaio di filippini, a custodia della Chiesa di San Francesco, a pochi passi dall’ambasciata italiana. Non nega la «paura», ma ribadisce di voler rimanere, per essere «testimone di quello che Gesù ci dice di fare. E basta. Se non ci fosse la fede, non saremmo qui». Per ora «può uscire» ma, racconta, «magari un momento o l’altro ci prendono e dicono: “Tu sei contro l’islam”… e basta».
Il vescovo invoca dialogo, comprensione reciproca, stigmatizza chi pensa solo alle implicazioni economiche della vicenda (il petrolio) e il «vuoto nella cultura occidentale» che è soprattutto «un vuoto di dialogo, un vuoto di impegno a incontrare l’altro, preoccupandosi soltanto degli interessi e meno delle persone e dei valori».