IL PERDONO ALLA PORZIUNCOLA

Carissimi/e,
oggi qui, a Santa Maria degli Angeli di Assisi viviamo la grande solennità del Perdono. Nel 1310 l’allora Vescovo di Assisi Teobaldo, a testimonianza perpetua, ce ne ha lasciato testimonianza che qui di seguito, in parte vi trascrivo: “Stando il beato Francesco presso santa Maria della Porziuncola, il Signore durante la notte gli rivelò che si portasse dal sommo pontefice, il signor Onorio, che temporaneamente si trovava a Perugia, per impetrare l’indulgenza per la chiesa di santa Maria della Porziuncola, appena da lui restaurata”. Questa fu la richiesta: “Padre santo, ho appena finito di restaurare per voi una chiesa ad onore della Vergine Madre di Cristo. Supplico la vostra santità che l’arricchiate di una indulgenza senza offerte di denaro. Egli rispose: “Non è conveniente fare questo perché chi richiede una indulgenza, bisogna che la meriti dando una mano. Ma dimmi di quanti anni la vuoi e quanta indulgenza vi debba concedere”. E santo Francesco replicò: “Santo padre, la sua santità voglia dare non anni, ma anime”. E il signor Papa riprese: “in che modo vuoi anime?” Il beato Francesco dichiarò: “Santo Padre voglio se piace a sua santità, che quanti verranno in questa chiesa confessati e pentiti e, come è conveniente, assolti dal sacerdote, vengano liberati dalla pena e dalla colpa in cielo e in terra dal giorno del battesimo fino al giorno ed all’ora della loro entrata nella suddetta chiesa”. Il signor papa aggiunse: “E’ molto ciò che chiedi Francesco, e non è consuetudine della curia romana concedere simile indulgenza”. Allora il beato Francesco rispose: “Signore, non chiedo questo da parte mia, ma da parte di colui che mi ha mandato, il Signore Gesù Cristo”. A questo punto il signor papa all’istante concluse dicendo tre volte: “Mi piace che tu abbia questa indulgenza” … Il beato Francesco, chinato il capo, stava uscendo dal palazzo, ma il signor papa, vedendolo uscire, lo richiamò e gli disse: “O sempliciotto, dove vai? Che documento porti di questa indulgenza?” Rispose Francesco: mi basta la vostra parola. Non voglio nessun altro documento di essa, ma la carta sia la sola Vergine Maria, il notaio sia Gesù Cristo e gli Angeli siano testimoni. …”

Cari sorelle e fratelli, vi ho trascritto solo la parte centrale del documento e questo vi basti per la vostra fede e come ragione del vostro andare nelle Parrocchie o Cattedrali o chiese francescane a lucrare la santa indulgenza con la confessione, la santa Comunione ed una preghiera per il Papa. E questo sia segno della nostra fraternità, della nostra amicizia, del nostro comune impegno per la pace.

Con affetto, fr. GianMaria Polidoro ofm, fondatore di Assisi Pax.