LA MUSICA AVVICINA LE GENERAZIONI E INDUCE BENESSERE ( riflessioni dal concerto di Sospel – Francia )

Sospel è un piccolo paese medioevale a circa 20 Km. da Mentone (Francia), con una popolazione di circa 3600 abitanti, situato nel Dipartimento delle Alpi Marittime della regione della Provenza – Alpi – Costa Azzurra, alle porte del parco nazionale del Mercantour.

In questa amena località collinare si è svolto nella giornata di ieri 22 giugno un concerto de “I Solisti dell’Orchestra da camera del Principato di Seborga”, riconosciuti come testimonial di pace con la musica di Assisi PAX International. L’esibizione ha avuto luogo nel parco antistante l’Hopital Local Saint-Eloi (in italiano Ospedale locale Sant’Eligio) ed ha impegnato i musicisti per l’intera giornata con un pubblico di piccoli spettatori al mattino ( bambini frequentanti la scuola elementare provenienti anche dai paesi confinanti ) e, al pomeriggio, di altri piccoli della scuola dell’infanzia insieme ad un folto gruppo di anziani ricoverati nella struttura. L’iniziativa, grazie alla disponibilità di tutto il personale coinvolto (Responsabile artistico, Direzione sanitaria ed amministrativa, operatori ospedalieri e scolastici), ha avuto un successo molto lusinghiero con la partecipazione attiva e spontanea di adulti e bambini.

Bravi professionalmente i cinque musicisti, anche molto attenti e vicini ad un pubblico così differenziato, con il quale hanno interagito con grande umanità e sensibilità; nella singolare circostanza hanno presentato un repertorio accattivante per grandi e piccini, le musiche del mondo dei cartoni animati di Walt Disney ed altre celebri tratte da film dei super – eroi amati dai ragazzi, in collaborazione con un fantasioso ed esilarante mago-animatore-clown del Teatro dei mille colori. Un regalo per tutti i bambini presenti ( più di 200 fra il gruppo del mattino ed il secondo del pomeriggio) ma anche un’occasione per gli adulti di ricordare gli indimenticabili brani e i famosi cartoons che hanno accompagnato la loro infanzia. Le risa gioiose dei più piccoli, riuniti insieme agli educatori e seduti in semicerchio attorno ai musicisti, attratti dal suono e dalla bellezza degli strumenti, dalla creatività del mimo che ha inventato per loro giochi e magie hanno reso festosa la giornata e ripagato ampiamente dell’impegno profuso. Appena dietro alle loro spalle, trasferiti all’aperto dai vari reparti di degenza e accompagnati dal personale infermieristico della struttura ospedaliera, sempre vigile e premuroso nel distribuire acqua minerale e merendine per tutti oltre che nell’accudimento degli ammalati, un gruppo numeroso di anziani ricoverati – quasi tutti in condizioni di non autosufficienza e accomodati sulle carrozzelle – ha preso parte al concerto. Al termine della manifestazione, tanti calorosi applausi, molta commozione e sorrisi accompagnati da “merci beaucoup” e “au revoir” (tante grazie e arrivederci) con le braccia levate per un saluto colmo di riconoscenza.

Da sempre si parla del potere taumaturgico della musica. Lontano dal rumore snervante dei clacson e del traffico caotico della città, riuscire a creare un ambiente appagante con musiche gradevoli e rappresentazioni coinvolgenti aiuta davvero a percepire meno intensamente il dolore fisico e la diversità dovuta alla solitudine o alla perdita dell’autonomia. La musica sprigiona armonia ed energia ed avvicina tutti i popoli indistintamente e tutte le generazioni, come in questo caso da quella che si affaccia alla vita a quella che si prepara consapevolmente e dignitosamente al “passo d’addio”. La musica possiede una forza aggregante straordinaria più di ogni altra espressione artistica.

A Sospel, da semplice spettatrice e improvvisata fotografa, ho potuto constatare quanto, per tutti noi, non sia stato solo un bel concerto con della buona musica ma anche una testimonianza autentica di pace, condivisa con due generazioni così lontane nell’età e nella fisicità ma straordinariamente unite nelle emozioni e in quel meraviglioso stupore verso la “bellezza” che solo i più piccini e i vecchi riescono a provare e a manifestare. La pausa del pranzo quale intermezzo fra i due impegni della giornata all’insegna della musica e della solidarietà, svoltosi su una terrazza affacciata al verde della collina presso l’ adiacente Casa di Riposo, ove siamo stati ospitati con un’ottima accoglienza, ha contribuito a consolidare relazioni umane e professionali in un clima sereno di piacevole convivialità.

Una esperienza dai molti significati che sarebbe bello poter ripetere.

Anna Maria Costanzo  –  23/06/2012