Dalle radici delle guerre le ragioni della Pace

Come mai, in un mondo nel quale tutti sembrano auspicare la pace, divampano ancora innumerevoli focolai di guerra, che continuano a mietere tante vittime, anche innocenti, ed a causare lutti, distruzioni e povertà?…

Assisi Pax International compie 20 anni

Assisi 1997 – 2017: Assisi Pax International compie venti anni.
Fu fondata nel 1997, per volontà di Padre Gian Maria Polidoro, grazie all’ispirazione che solo il santuario della chiesa nuova (casa paterna di San Francesco d’Assisi) dona.
Classe 1933, il frate francescano e sacerdote originario di Ortona è impegnato nella divulgazione della parola Pace fin dal 1957.
“La pace non significa soltanto l’abolizione dei conflitti bellici – spiega padre Polidoro – ma è un discorso da fare tutto al positivo che inizia pienamente dopo la cessazione delle guerre e la fine degli atteggiamenti violenti”. Dal 1982 si occupa anche del tema dell’ecologia che chiama “Pace con il Creato” e l’anno successivo pubblica il suo primo libro “La Pace”. Nel 1984 fu cofondatore del Centro Internazionale per la pace tra i popoli e fu anche uno dei due francescani che dialogò con Regan e provò a trattare con il governo libico e Gheddafi sul caso Locked. Il 2 Giugno 2010, l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo nomina Commendatore ordine al merito della Repubblica in merito al suo lavoro per la pace.

Accanto al fondatore di Assisi Pax International c’è il Presidente dell’associazione Gerardo Navazio che con occhi emozionati spiega il concetto che è alla base del loro pensiero. “Per Assisi Pax International” il positivo è più importante del negativo – dice – il presidente – l’essere umano non è stato creato per la guerra, è combinato strutturalmente per la pace.
La spiritualità è la vita dell’uomo e della donna, mentre la corporeità ne è l’impressione più immediata. La nostra collocazione nella natura ci rende custodi e coltivatori del Creato e il nostro incontro con esso è il rapporto di Pace.
Abbracciamo il concetto di “Nonviolenza” perché scritto in questo modo è un concetto positivo che rifiuta la violenza e apprezza la forza come dono della natura dell’uomo. Non dobbiamo confondere la forza che é virtù, con la violenza che é assenza di equilibrio nell’uso della forza.
Questa realtà è molto attiva anche all’estero tanto che una delegazione partrà nei prossimi giorni per il Medio Oriente con l’obiettivo di divulgare il concetto di pace.

Articolo di Maria Moroni